
Quando è considerata edilizia libera e quando servono le autorizzazioni edilizie?
Il punto di partenza per capire se una casetta di legno può essere installata liberamente o se richiede titoli edilizi è il D.P.R. 380/2001 (Testo Unico dell’Edilizia), integrato dalle normative regionali e dai Regolamenti Edilizi Comunali.
Edilizia libera significa che l’opera può essere realizzata senza alcun titolo abilitativo, a condizione che sia temporanea, amovibile e priva di impatto urbanistico. In genere, questo avviene quando:
- La struttura è leggera e smontabile.
- Viene installata senza fondazioni permanenti.
- Ha una destinazione d’uso stagionale (es. deposito attrezzi in estate).
- È collocata in un’area privata e non in zona vincolata (paesaggistica, idrogeologica, ecc.).
Al contrario, serve un titolo edilizio (CILA, SCIA o permesso di costruire) quando:
- La casetta è stabile e fissata al suolo con fondazioni.
- Ha impianti fissi (elettrico, idraulico, riscaldamento).
- È di dimensioni rilevanti e incide sull’assetto del territorio.
- È destinata a uso abitativo permanente o prolungato.
Esempio pratico:
Se monti una casetta in legno di 6 m² su un prato per riporre gli attrezzi, con telaio poggiato su appoggio amovibile, potresti rientrare in edilizia libera. Ma se installi una casetta abitabile di 20 m² su fondazione in cemento con collegamenti agli impianti, il Comune richiederà un titolo edilizio.
Ogni Comune può avere regole più restrittive: è fondamentale consultare l’Ufficio Tecnico prima di procedere.

La casetta di legno in giardino: opera temporanea o duratura?
La distinzione tra opera temporanea e duratura è centrale per capire il regime autorizzativo.
Un’opera è temporanea quando:
- È destinata a rimanere installata per un periodo limitato (ad esempio, per un evento stagionale).
- È facilmente smontabile e rimovibile.
- Non è collegata in modo permanente agli impianti.
- Non altera in maniera significativa il suolo.
Al contrario, è duratura se:
- È prevista per un utilizzo continuo e a lungo termine.
- Presenta fondazioni o fissaggi permanenti.
- È costruita con materiali e tecniche da edilizia stabile.
Norma di riferimento:
L’art. 6 del D.P.R. 380/2001 chiarisce che le opere temporanee possono essere realizzate senza titolo abilitativo, ma solo per esigenze contingenti e comunque da rimuovere entro un termine prestabilito.
Esempio reale:
- Temporanea → gazebo o casetta da 4 m² su basamento in piastrelle poggianti a secco, usata per un’estate e poi rimossa.
- Duratura → casetta blockhouse di 25 m² su platea in cemento armato, arredata e utilizzata tutto l’anno come studio o dependance.

Come installarla amovibile, temporanea e non rigidamente infissa al terreno (su telaio in acciaio con ruotine e piedini)
Una strategia per rientrare in edilizia libera è progettare la casetta in legno in modo amovibile. Una soluzione molto diffusa è montarla su un telaio in acciaio zincato, dotato di ruotine e piedini regolabili.
Questa tecnica presenta vari vantaggi:
- Nessun ancoraggio permanente al suolo.
- Facilità di spostamento della struttura.
- Meno vincoli edilizi.
- Maggiore durata grazie alla distanza dal terreno (protezione da umidità e insetti).
Suggerimento tecnico:
Se il telaio è dimensionato correttamente, con traversi in acciaio zincato, può sopportare pesi anche importanti, come casette di legno abitabili o garage in legno di grandi dimensioni.
Esempio pratico:
Un cliente in Toscana ha installato una casetta di 12 m² su telaio con ruotine, appoggiata su autobloccanti posati a secco. In caso di necessità, può essere spostata con un transpallet o un piccolo muletto.

Nuove costruzioni e permesso di costruire: come comportarsi?
Il permesso di costruire è obbligatorio quando si realizza una nuova costruzione che modifica in modo permanente l’assetto del territorio. Per una casetta di legno, ciò avviene se:
- Ha destinazione d’uso abitativa.
- È fissata a terra con fondazioni.
- Supera determinate dimensioni stabilite dal Regolamento Comunale.
L’iter prevede:
1- Progetto redatto da tecnico abilitato (ingegnere, architetto o geometra).
2- Relazione tecnica con indicazione dei materiali, calcoli statici ed eventuali analisi antisismiche.
3- Presentazione al SUAP o SUE comunale.
4- Attesa dell’autorizzazione prima di iniziare i lavori.
Errore da evitare: installare senza titolo una casetta grande e permanente. In caso di controllo, si rischia l’ordine di demolizione e sanzioni.

Casetta in legno in giardino: quali permessi necessari?
A seconda delle caratteristiche, ecco gli scenari tipici:
Caratteristica | Titolo edilizio richiesto |
---|---|
Piccola, amovibile, senza fondazioni | Nessuno (edilizia libera) |
Media, stabile, uso deposito | CILA o SCIA |
Grande, abitabile, su fondazioni | Permesso di costruire |
In area vincolata | Autorizzazione paesaggistica + titolo edilizio |
Suggerimento: in caso di dubbio, richiedere un parere scritto al Comune.

Quando è richiesta la relazione statica ed antisismica?
La relazione di calcolo strutturale e quella antisismica sono obbligatorie quando la casetta è:
- Su fondazioni permanenti.
- Utilizzata per scopi abitativi o lavorativi.
- In zona sismica (gran parte dell’Italia lo è).
In questi casi, un ingegnere deve redigere i calcoli secondo le NTC 2018, verificando:
- Resistenza al vento e alla neve.
- Stabilità delle connessioni.
- Sicurezza sismica.

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